Dott. Federico Palmisani
Sono un logopedista laureato con lode nel 2016 presso l’università degli studi di Genova. Sto frequentando il Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche, presso l’Università di Genova, per completare ed arricchire il mio percorso formativo.
Ho collaborato con diversi Istituti e cooperative,tra cui la Crescere Insieme ONLUS e la San Carlo ONLUS, nell’ambito di progetti anche molto diversi tra loro.
Ad oggi sono dipendente di un centro convenzionato ASL a Genova, dove svolgo attività ambulatoriale, ed esercito la libera professione a Nizza Monferrato (AT) e Alessandria (AL).
In quanto logopedista, mi occupo di prevenzione, valutazione e trattamento abilitativo e riabilitativo delle alterazioni della voce, della deglutizione, del linguaggio, della fluenza, degli apprendimenti e delle funzioni cognitive ad essi connesse.
Parlando di prevenzione, fin da subito ho proposto progetti di screening logopedico nelle scuole dell’Infanzia e nelle scuole Primarie del basso Piemonte; negli ultimi anni, infatti, si registra un aumento esponenziale di ritardi di linguaggio e di Disturbi Specifici dell’Apprendimento, che con uno screening accurato e precoce e i successivi interventi mirati, potrebbero andare riducendosi. Un altro grande strumento che utilizzo per “fare prevenzione logopedica” sono gli incontri informativi, rivolti ai genitori e agli insegnanti, che si trovano di fronte a realtà sempre più difficili: basti pensare al bilinguismo, o alla quantità di stimoli “virtuali” che i bimbi di oggi ricevono, a discapito di quelli “reali”. Ecco quindi che un intervento di informazione e formazione relativo alle modalità corrette di stimolazione del linguaggio (o più in generale della comunicazione) assume una certa rilevanza.
Per quanto concerne la valutazione e il trattamento, ritengo fondamentale un approccio evidence based, supportato dalla letteratura scientifica.
Durante l’intervento logopedico è fondamentale un approccio interdisciplinare, punto cardine dello Studio IV Novembre, che permette una visione a tutto tondo del paziente, fornendo così all’operatore tutti gli strumenti necessari ad intervenire al meglio nella relazione d’aiuto che va instaurandosi.